Se vi trovate in viaggio tra Milano e Venezia fare tappa a Desenzano del Garda è sempre una buona occasione per godersi l’atmosfera magica del lago. E sarà l’occasione anche per scoprire che quella che da molti è considerata la vera capitale del lago più grande d’Italia è una meta importante non solo per le spiagge, i negozi o i locali, ma è anche na città piena di cultura, ricca di luoghi storici e curiosità da scoprire.
Il castello che domina la città, probabilmente sorto su un castrum romano a difese delle invasioni barbariche, fu costruito in epoca comunale e rafforzato nel XV secolo, quando racchiudeva 120 case e una chiesa. Della costruzione rimangono le mura, percorse nel perimentro da quattro torri, e il mastio d’ingresso con i resti di un ponte lavatoio. alla fine dell’800 fu trasformato in caserma, attiva fino al 1943. Il recente recupero delle mura permette la visita del camminamento di ronda e la salita al astio d’ingresso, dal quale si gode uno splendido panorama sul lago di Garda.
La villa romana di Desenzano, venuta alla luce nel 1921, è la più importante testimonianza nel nord Italia delle grandi villae tardo antiche. Costruita alla fine del I secolo a. C., ha avuto più fasi fino alla prima metà del IV secolo d. C. La villa si affacciava sul lago con moli, attracchi e forse peschiere per l’allevamento ittico. Gli oltre 240 mq di mosaici policromi rappresentano scene con amorini vendemmianti o su bighe in corsa, animali selvatici, allegorie. È possibile che il proprietario cose Flavius Magnus Decenti, fratello dell’imperatore Magnenzio, da cui deriva il nome della città di Desenzano.
Il museo civico archeologico conserva un aratro pressocché completo risalente agli inizi dell’età del bronzo (2000 a. C.) considerato il più antico reperto del genere al mondo. Raccoglie manufatti rinvenuti lungo le rive meridionali del lago di Garda dal Paleolitico all’età del Bronzo. Dal 2011 l’area del Lavagne è stata inclusa nella lista dei siti palafitticoli dell’arco alpino protetti dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. La sede del museo è presso l’ex convento carmelitano di S. Maria de Senioribus. Nel chiostro cinquecentesco è conservato il sarcofago di Atilia Urbica (II-III sec. d. C.)
La chiesa, situata in pieno centro storico a Desenzano, alla fine dei portici di piazza Malvezzi, ha uno stile classico eretta secondo il progetto di Giulio Todeschini e dedicata a Santa Maria Maddalena e consacrata nel 1611. L’interno, a pianta basitale a tre navate, notevole per la sua semplice solennità classica, è uno degli esempi più belli del tardo rinascimento. Famoso per il ciclo pittorico di Andrea Celesti, il duomo nell sua cappella del Sacramento conserva la stupenda Ultima cena di Gian Battista Tiepolo del 1738. Numerose sono le opere pittoriche tra le quali le tele di Gianni Andrea Bertanza di Padenghe, Domenico Cignaroli, Donato Zenone.
L’attuale porticciolo (detto “porto vecchio”), di cui si parla già nel 1274, fu costruito nell’attuale configurazione all’epoca della Repubblica veneta. Nel 1806 iniziava la costruzione del molo e del faro in stile nordico, mentre il ponte “alla veneziana” è un intervento del 1937. Sull’antica darsena si affaccia il palazzo Todeschini. Appoggiata all’ultima colonna è la pietra “dei disoccupati”, ove salivano i banditori ma anche i condannati per fallimento.
Il centro storico ha origine nel ‘500 con gli interventi dell’architetto bresciano Giulio Todeschini. Al centro dei portici sorge il palazzo del Provveditore veneto, opera incompiuta del Todeschini, mentre nella piazza si leva il monumento alla patrona cittadina S. Angela Merici, eretto nel 1782.
Sul lungolago si trova il monumento al generale desenzanese Achille Papa, opera di Giancarlo Maroni, l’architetto di D’Annunzio per il Vittoriale. Di fronte, sorge il monumento ai caduti di tutte le guerre, opera moderna di Arnaldo Pomodoro. In piazza Cappelletti è il monumento dedicato ai martiri della Resistenza.
In piazza Matteotti spicca il monumento al reparto aeronautico di Alta velocità, proteso verso il lago.